Il successo va oltre ogni aspettativa: più di 210 milioni di dollari realizzati in tutto il mondo (solo nel primo week end di programmazione); questo é l’incasso più alto al debutto per un film negli USA e nel nostro paese si parla di 10milioni di euro realizzati in soli 5 giorni.
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Nello scorso week end “Alice in Wonderland” può anche vantare la conquista della vetta, battendo “Avatar” per una cifra di 12.209 contro gli 11.382 conquistati dal colossal di James Cameron.
Ma ricordiamo che intanto al cinema vi sono anche altri film che meritano di essere citati, per esempio ricordiamo “Invictus” di Clint Eastwood e “Shutter Island” di Martin Scorsese, che guadagnano “solo” 2 milioni di euro.
“Alice in Wonderland” e “Avatar” sono la massima consacrazione della nuova tecnologia del 3D (che si basa sul principio della visione stereoscopica delle immagini proiettate), una vera avanguardia collaudata per intrattenere il pubblico amante del cinema.
Sono anni e anni che si tenta di perfezionare questo tipo di visione, ma un consistente passo avanti si é ottenuto solo di recente; non stupisce infatti il desiderio attuale di volersi cimentare con questa tecnica, anche in situazione e produzioni in cui, forse, non vi é reale necessità.
Ma ormai il 3D fa tendenza.
Alessandra Battistini