Il secondo tragico Fantozzi da stasera al cinema in 2k

0
1349

Stasera nelle sale cinematografiche torna la comicità di Paolo Villaggio, con “Il secondo tragico Fantozzi“, film del 1976 diretto da Luciano Salce. La versione restaurata in 2k del secondo film di Fantozzi sarà proiettata fino al 4 novembre in tutte le sale cinematografiche. Si tratta del secondo capitolo della saga concentrata sulle vicende/vicissitudini del povero ragionier Fantozzi.

Una notte il ragionier Fantozzi si trova costretto a restare in ufficio pera coprire le uscite segrete del suo superiore, il Megadirettore Clamoroso Duca Conte Pier Carlo ing. Semenzara(Antonio Faà Di Bruno), la mattina quando tenta di andare a casa per riposare viene trascinato di nuovo in ufficio dai suoi colleghi che in quel momento stanno entrando a lavoro impedendogli di uscire. La stessa mattina assiste al sorteggio per la selezione di un dipendente che accompagnasse il Duca Conte al casinò di Monte Carlo, e naturalmente il prescelto è sempre Paolo Villaggio .

Il ragionier trascorrerà anche questa avventura/disavventura tra umiliazioni ed un piacevole viaggio verso il casinò aggrappato al soffitto della cabina. Una volta giunti a Montecarlo, Fantozzi provvede ai riti scaramantici imposti dal Duca, che dapprima lo costringe a toccargli il sedere e poi a bere svariate bottiglie di acqua gassatissima che lo gonfiano un palloncino tanto da farlo lievitare e volteggiare per la sala. Pare che tuttavia i riti siano funzionali, infatti, Fantozzi vince settecentomila lire, ma il conte non solo glieli sequestra, ma gli fa fare anche il viaggio di ritorno appeso sotto il treno.

Altro momento indimenticabile del film è quello che riguarda il dibattito sulla corazzata Kotiomkin ( parodia del celebre film di Ėjzenštejn) dove il ragionier Fantozzi riceve 92′ di applausi per la celebre frase “Per me,La corazzata Kotiomkin, è una cagata pazzesca”. Film cult tra i più riusciti della saga del ragionier Fantozzi, la pellicola mostra un italia ormai lontana a cui oggi guardiamo con una certa nostalgia.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here