“Lo Hobbit – La Desolazione di Smaug” di Peter Jackson, riprende e continua la trasposizione sul grande schermo del libro di J.R.R. Tolkien “Lo Hobbit”, riproponendolo in una trilogia che completa – o per meglio dire anticipa – gli avvenimenti narrati ne “Il Signore degli Anelli”.
In questo capitolo di passaggio, si narrano le vicende della compagnia dei 13 nani, guidati da Thorin Scudodiquercia, ai quali si è unito suo malgrado Bilbo Baggins (lo stesso che passerà l’anello a Frodo Baggins dando il via all’avventura de “Il Signore degli Anelli”), ed il cui scopo è quello di infiltrarsi nell’antica dimora dei Nani, la Montagna Solitaria, per rubare al drago Smaug l’arkengemma, il gioiello che può unire il popolo nanico affinchè cooperi per riprendere possesso del proprio regno. Parallelamente al viaggio dei nani, vengono anche presentati gli antefatti che porteranno al ritorno di Sauron de “Il Signore degli Anelli”, attraverso l’esplorazione personale di Gandalf in grado di rintracciare le cause che porteranno, negli anni successivi, alla battaglia definitiva contro il Signore Oscuro.
Il film quindi procede su piani paralleli: quello contingente all’avventura che segue il dipanarsi della strada dei Nani alla conquista della loro perduta ricchezza; quella di Bilbo che, venuto in possesso dell’Anello, scopre in se stesso una audacia insospettabile, quella di Gandalf e degli altri personaggi che si muovono nell’universo tolkeniano e che si accorgono di come gli avvenimenti stanno rapidamente precipitando verso la Guerra dell’Anello futura. Il film, proiettato con l’apprezzabile tecnologia hfr 3D che visualizza le scene in una sorta di iperrealismo quasi da documentario, è al cinema dal 12 Dicembre 2013.