“La Collina dei papaveri” è la seconda opera di Goro Miyazaki, che adatta per il grande schermo il manga shojo di Tetsuro Salama. La vicenda è ambientata nel Giappone degli anni 60, quando la nazione cercava di riprendersi dopo la seconda guerra mondiale el la devastazione che ha particolarmente colpito il paese nipponico. I giovani sono la scommessa per un rilancio sociale ed economico.
L’ambientazione è Yokohama, protagonista è Umi Komatsuzaki, una quattordicenne impegnata con il club scolastico a cercare di salvare dalla demolizione di un vecchio edificio appartenente alla scuola, per fare spazio ai nuovi palazzi che segnano l’avanzamento nella nuova era di prosperità: mentre Umi cerca di evitare lo sgombero dell’area, conosce Shunya, del quale si innamora. Quando però i due ragazzi iniziano a conoscersi meglio, scopriranno una vicenda segreta che lega le rispettive famiglie.
L’opera cinematografica riprende il tema della delicatezza, dei sentimenti innocenti, del ricordo e della preservazione della memoria, in una ambientazione volutamente trasognata. Un film animato, come in molti casi, più indicato agli adulti che ai bambini.