La regista Kathryn Bigelow, premio Oscar nel 2010 come miglior regista per “The Hurt Locker” sembrava intenzionata a lottare contro tutto e tutti pur di riuscire a portare al termine il suo vecchio progetto riguardante il terrorista Osama Bin Laden.
Dopo la morte di quest’ultimo il suo desiderio è andato aumentando, ma pare che ora il suo “Kill Bin Laden” (titolo momentaneo) dovrà alzare le mani davanti a pensati accuse.
La stessa regista e lo sceneggiatore Mark Boal (suo compagno) sono stati accusati dal senatore repubblicano Peter King di aver ricevuto informazioni top secret dall’amministrazione Obama, informazioni che metterebbero in forte rischio le missioni antiterrorismo degli Usa.
La regista e lo sceneggiatore hanno cercato di difendersi prontamente rivelando: “Il nostro imminente progetto sulla lunga caccia a Bin Laden è in lavorazione da diversi anni e integra gli sforzi collettivi di tre amministrazioni diverse. La lunga e pericolosa caccia di uno degli uomini più ricercati al mondo è stata condotta da membri dell’esercito e dei servizi segreti che hanno messo a repentaglio le loro vite per il bene comune, al di là dell’appartenenza politica. Questo è stato un trionfo americano al di sopra delle parti”.
Dalla Casa Bianca sono giunte poi le prime smentite secondo le quali “quando qualcuno lavora su libri, documentari o film che riguardano il Presidente, facciamo del nostro meglio per aiutarli e fare in modo che i fatti siano descritti correttamente. Non diffondiamo informazioni top secret”.
Continua la dura battaglia di Kathryn…
Alessandra Battistini