Quel suo divertente titolo “Qualunquemente” viene ovviamente tradotto per l’occasione e diventa lo storpiato “Whatsoeverly”: al Berlinale 2011 è arrivato Antonio Albanese con il suo personaggio Cetto La Qualunque, pronto a presentarsi durante la sezione Panorama del Festival.
Sono tante le coincidenze che portano il popolo tedesco ad interrogarsi in merito alle coincidenze che legano il film e la storia di questo personaggio alla realtà italiano, soprattutto al tanto discusso caso Ruby.
Dopo aver ottenuto un grande successo nei cinema italiani il film sembra aver davvero conquistato anche il pubblico del 61° Festival internazionale del cinema di Berlino. Il pubblico in sala ride e si diverte, accoglie davvero al meglio questo film diretto da Giulio Manfredonia, che mostra quelli che possono essere i grandi “poteri” della corruzione.
“E’ inutile nasconderlo, oltre confine siamo una barzelletta. Non a caso, nel film, l’unica che ammette di non amare il nostro Paese non è italiana”, ha rivelato Albanese.
Alla fine del film arrivano solo grandi applausi in sala!
Alessandra Battistini
Anche io son ristmao davvero interdetto sulla scena di sesso un tonfo nella goffaggine e nel ridicolo.