Dopo l’esperienza con Pupi Avati nel film “Il figlio più piccolo” dove per la sua primissima volta si é cimentato con un ruolo drammatico, ora Christian De Sica sogna in grande, con la voglia di dimostrare il suo talento poliedrico, stanco di essere considerato solo un “fenomeno da cinepanettoni“, anche se é grazie a quel tipo di film che si é fatto conoscere.
“Devo tutto ai cinepanettoni: non avrei fatto teatro, non avrei scritto il libro. Se qualcosa funziona, lo sport nazionale è distruggerla. In alcuni film c’era qualche parolaccia, in altri meno, ma raccontiamo il Paese con la volgarità che ci circonda. Trovo meno volgare un ‘vaffa’ che le povere ragazze mezze nude in tv”, ha spiegato il figlio d’arte.
Di recente Christian ha avuto modo di lavorare sul set di “The tourist”, affiancando un grande attore di Hollywood, il bel Johnny Deep che si é rivelato essere una piacevole persona: “E’ una persona gentile, alla mano, simpatica. Abbiamo legato subito, ci siamo andati a prendere un caffè. Una persona di un’umiltà, una gentilezza. Non vive come una star di Hollywood”.
Nel film De Sica interpreta un poliziotto con il compito di arrestare Depp, coinvolto in un complotto di spionaggio.
E trovandosi in vena di critiche, De Sica parla anche del comportamento di Bondi nei confronti del polverone causato da quanto successo al Festival di Cannes.
“Il ministro doveva rappresentare l’Italia, abbiamo fatto una figura di m… Di marketing i politici non capiscono niente. Elio Germano è un talento”.
Alessandra Battistini