Tutti contro Tutti è il lavoro di Rolando Ravello che vuole parlare di disagio sociale, utilizzando il dramma degli appartamenti popolari e degli occupanti abusivi, per esplorare la società italiana quando le condizioni economiche disagiate – spesso – prendono il sopravvento sui valori positivi della moralità.
La vicenda vede protagonista Agostino e la propria famiglia – Rocco, l’anziano e nonno della famiglia, e Sergio, il cognato – che di ritorno dalla prima comunione del figlio di Rocco, trovano il proprio appartamento occupato con la serratura sostituita. La famiglia si riunisce attorno alla causa comune per cercare di riconquistare la propria casa, mettendo in scena diversi tentativi che non mancheranno di sconvolgere la già multietnica freneticità del vicinato.
L’idea del regista, e lo scopo del film è quello di mostrare come in fondo il dramma che vive Agostino e la sua famiglia, sia lo stesso di quello che viene vissuto dai “cattivi” occupanti, di fatto costituendo una critica alla società che sembra dimenticarsi delle vicende che si consumano giornalmente ai margini delle grandi metropoli. La narrazione del film, nonostante il tema impegnato, è comunque allegro e per certi versi scanzonati, trattando un tema così delicato con forse troppa indulgenza. Tutti contro tutti di Rolando Ravello vede tra i protagonisti lo stesso Ravello affiancato da Kasia Smutniak, Marco Giallini, Stefano Altieri, in programmazione nelle sale italiane già dal 28 Febbraio.