Gambit è la proposta di Michael Hoffman, con sceneggiatura dei Fratelli Coen, che mette in scena le macchinazioni di un curatore d’aste che vuole rivalersi del proprio capo e della società “bene” che si fa vanto della propria cultura artista tuttavia infondata.
Gambit è la storia di Harry Dean, un curatore d’aste, il cui scopo è vendere un falso Monet ad un ricco vanaglorioso, ed incompetente, per l’astronomica cifra di 12 milioni di sterline. A fare da scena a questo film che ha l’unica pretesa di divertire il proprio pubblico, è stato chiamato Colin Firth, osannato dopo “I Discorsi del Re”, e qui nei panni del truffatore affabile e brillante che, spalleggiato da una splendida Cameron Diaz, cercherà di mettere nel sacco tutti coloro che lo hanno velocemente bollato come un uomo mediocre.
La commedia, uscita in Italia il 21 Febbraio, non ha convinto per gli incassi piuttosto modesti: ed è quello che si può dire di questa pellicola che gioca sul remake dell’omonimo “Gambit” del 1966, riproponendo al pubblico quello che ci si aspetta da un istrionico truffatore, un arrogante riccone, ed una bella americana bionda – ma per nulla svampita – chiamata a confondere la vittima per poterne infine approfittare.
Gambit offre uno spettacolo tuttavia brillante, per coloro che non vogliono impegnarsi con una trama da vero film di spionaggio.