Agli Oscar 2013 saranno presentati 5 cortometraggi che concorreranno per l’ambito premio nella categoria: “Miglior Cortometraggio Ddocumentario”.
“Open Heart”, di Kief Davidson fa parte della cinquina che ha ricevuto una nomination, e narra le vicende di otto bambini africani e del loro viaggio per sottoporsi a delicati interventi chirurgici a cuore aperto cruciali per la loro sopravvivenza. Il cortometraggio è realizzato presso la struttura ospedaliera “Centro Salam”, l’unico luogo in cui i bambini hanno una speranza di salvezza, e che opera gratuitamente grazie all’indispensabile sostegno di Gino Strada e di Emergency.
Il cortometraggio quindi mette in luce le condizioni inumane in cui spesso le popolazioni, e gli elementi più deboli delle popolazione quali i bambini, sono costretti a confrontarsi quotidianamente – le complicanze alle quali vanno incontro sono spesso conseguenze di malattie meno invalidanti ma non curate per tempo – e l’opera che Emergency realizza quotidianamente per dare un futuro migliore in un luogo che sembra dimenticato da tutti gli altri. La figura di Gino Strada, capo chirurgo del Centro Salam, spicca sia nell‘ambito medico ma anche, in qualità di fondatore di Emergency e del centro ospedaliero stesso, in relazione alle difficoltà finanziare di mantenere un tale progetto gratuito per gli ammalati.