Era il 1990 quando Richard Gere incontrava Julia Roberts nel film “Pretty Woman”, commedia romantica che ha fatto sognare moltissimi di noi, ma a quanto pare non ha soddisfatto per niente l’attore. Ventidue anni dopo, il 64 enne Richard ha confessato al settimanale australiano Woman’s Day le sue perplessità in merito alla pellicola.
“Dava un’immagine sbagliata di chi lavora a Wall Street. Faceva sembrare quegli uomini affascinanti, era sbagliato. Per fortuna oggi non è più così”, spiega lui, “Era una stupida commedia romantica. La gente me lo chiede ancora, ma io l’ho dimenticato”.
Ma come mai fare certe affermazioni ora, perché sputare nel piatto dove ha felicemente mangiato di gusto? Un film come “Pretty Woman” ha contribuito a fare di lui l’attore che è; se proprio si è pentito poteva di certo dirlo in modo diverso, senza eccedere nel sminuire il suo lavoro e quello di centinaia di altre persone. Se davvero pensava che venisse data un’immagine sbagliata degli uomini “di potere” allora perché accettare? I soldi fanno davvero gola a chiunque, per non parlare della fama!
Alessandra Battistini
Il lavoro di un attore è quello di recitare ma ciò non significa che questi debba necessariamente apprezzare la rappresentazione a cui prende parte o il ruolo in cui si cala. Non capisco la critica dell’ articolo al fatto che Gere abbia detto che “Pretty Woman” era un film banale. Doveva dirlo molto prima? Beh in effetti ha perso vent’ anni di tempo ma come si suol dire “Meglio tardi, che mai”.