Sandra Bullock e il ruolo di una madre: “Voglio che mio figlio sia libero”

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Ho scovato per caso un’intervista che la splendida Sandra Bullock ha rilasciato per Io Donna, dove racconta con il suo innato senso dell’umorismo alcuni aspetti della sua vita privata e soprattutto quel film, “Molto forte, incredibilmente vicino” che ha segnato il suo ritorno al cinema dopo 2 anni di stop dalle scene. Nel film, che racconta la tragedia dell’11 settembre attraverso gli occhi e i sentimenti di un bambino di 10 anni, interpreta il ruolo di una madre dura, un personaggio interpretato magistralmente ma per questo non meno criticato.

Parlando di madri Sandra ricorda la sua Helga D. Meyer, cantante lirica tedesca scomparsa nel 2000: “Non mi ha lasciato uscire coi ragazzi fino a quando non ho compiuto 18 anni. Ha fatto un paio di eccezioni, ma dovevo telefonarle ogni 20 minuti. Una donna molto in gamba”.
E ovviamente non può non parlare della suo ruolo di madre per  il piccolo Louis Bardo il bambino di due anni che ha adottato: “Sono brava e cattiva. Voglio che mio figlio sia libero e indipendente, ma voglio anche sentirmi tranquilla e vorrei che anche lui lo fosse, che sapesse che la sua mamma chioccia è sempre lì nei paraggi. Louis Bardo è ancora molto piccolo, ma ha già una personalità forte e io la rispetto. Certo, nella relazione con lui intravedo parti di mia madre, di mio padre e anche di me, come non ne ho viste mai. Però sono sicura che quando mio figlio sarà un teenager io sarò un genitore molto diverso”.
E proprio per rendere omaggio alle sue origini e a quella madre che ha tanto amato, Sandra aveva deciso di insegnare a Louis il tedesco: “Ci ho provato, ma poi mi hanno consigliato di lasciare che prima apprenda bene l’inglese. Nel frattempo aveva imparato a dire “nein”. Ormai è fatta”.

Alessandra Battistini

Foto: The Laughing Stork

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