Raoul Bova indossa i panni del regista e accetta di portare sul grande schermo una storia forte e attuale. Per il suo debutto come regista nel cortometraggio “Amore nero”, decide di denunciare lo stalking, e sceglie di chiedere aiuto a Michelle Hunziker, famosa conduttrice che ha subito in prima persona questo comportamento violento.
“Volevo mostrare soprattutto la violenza mentale che si subisce la frustrazione di non poter chiedere aiuto a nessuno, la paura e la solitudine in cui si trovano queste donne”, ha commentato Bova.
Come sappiamo Michelle è stata proprio vittima di stalking, ed ha deciso di fare riferimenti alla sua storia personale: “Sono impegnata quotidianamente su questo tema e per me è stato difficilissimo interpretare il dolore e la paura che ho sentito raccontare tante volte da queste donne. Per diverso tempo non sapevo come farmi aiutare. Per fortuna oggi esiste una legge sullo stalking, che ha portato a molte denunce e arresti: è un piccolo passo, ma la strada è ancora lunga”.
La storia vuole proprio raccontare la forte pressione psicologica ai cui le donne vengono sottoposte.
Alessandra Battistini