E’ arrivato nella giornata di ieri il primo film italiano in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia: si tratta di “Terraferma” pellicola diretta da Emanuele Crialese e Vittorio Moroni.
La pellicola racconta la storia di Giulietta, una donna rimasta vedova, e del figlio adolescente di nome Filippo che lavora insieme al nonno in un peschereccio.
A destabilizzare gli ordini sarà l’arrivo di Sara, ragazza etiope, e con lei l’arrivo di un vasto gruppo di clandestini che non saranno ben accolti da parte dei pescatori del posto.
Contrariamente, le due donne della pellicola, Giulietta da un lato e Sara dall’altro riusciranno a lasciare un segno l’una nella vita dell’altra, accorgendosi di non essere poi così diverse tra loro ed instaureranno un rapporto solido e forte tra di loro.
I due registi hanno potuto affidarsi su un cast davvero ottimo formato da Filippo Pucillo, Donatella Finocchiaro, Beppe Fiorello, Claudio Santamaria e Timnit T.
Le pellicola è stata accolta nel migliore dei modi, con una lunghissima standing ovation che però non ha evitato le polemiche da parte di alcuni giornalisti, pronti a puntare il dito contro i due registi con “l’accusa” di aver diretto un film “troppo di parte”.
Da parte sua, Crialese ha fornito la giusta chiave di lettura delle critiche e del film stesso, definendo l’Italia come un paese vecchio e spaventato da tutto ciò che è straniero, perché ci si sente protetti solo dalla propria identità, dalla tradizione, rifiutando la contaminazione con altre culture.
Alessandra Battistini