Tra cinema e finzione: George ed Eli festeggiano un anno d’amore

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Quando la loro relazione prese il volo sotto gli occhi di tutto il mondo, e in modo particolare di un pubblico italiano particolarmente curioso, vennero scritte numerose pagine in merito a questa coppia considerata fin troppo strampalata. Ma osservandoli non vi é nulla di strano: lei é una giovane donna bellissima che ha provato a conquistare l’attenzione del pubblico (soprattutto degli uomini) grazie al suo ruolo di velina, lui é un uomo brizzolato, affascinante e decisamente più stagionato di lei che ha ottenuto un successo planetario facendo l’attore.
Forse se Elisabetta Canalis e George Clooney fossero due completi sconosciuti, nessuno troverebbe qualche particolare strano nella loro relazione giunta ad un anno di amore!

Purtroppo (o per fortuna) i due hanno ottenuto successo in modo diverso e già un anno fa hanno iniziato a dover fare i conti con paparazzi e media fastidiosi. In un primo momento sembrava che lui fosse gay e la nostra Eli rappresentava solo una copertura, poi venne scritto che la loro storia era solo una triste montatura per ottenere attenzione e pubblicità…non che George Clooney ne avesse bisogno eh!
Ma se nessuno credeva nella loro relazione, oggi bisogna con umiltà ammettere di aver commesso qualche errore e di aver giudicato con troppa fretta: i due, che siano innamorati o no, continuano a vivere insieme la loro passione da ormai un anno e nonostante il forte scetticismo italiano (che da sempre ci contraddistingue) pare che Clooney sarebbe addirittura disposto a pensare al grande passo.
Invidia? Gelosia? Pare che nulla possa crear loro disturbo (neppure le utlimissime critiche ricevute da Elisabetta per il suo terribile debutto da attrice, dopo ovvia raccomandazione di George)…continuano a camminare a testa alta…fin troppo alta!

Alessandra Battistini

1 COMMENT

  1. Ecco, appunto, si sono dette e scritte a sproposito un mare di caz….
    Come sempre vale la massima: ‘un bel tacer non fu mai scritto’ e che si torni finalmente a parlare di cinema in relazione a questo bravo attore, perché è inaudito che giornalisti (o presunti tali) nel contesto di manifestazioni di prestigio come la Mostra del Cinema di Venezia, davanti ad un premio Oscar come lui, tutto quello che sono riusciti a chiedergli è stato: “scusa, ma sei gay?” E il giornalismo serio morì sepolto sotto una pila enorme di Novelle2000.

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