Al Pacino spegne 70 candeline: tanti auguri al “padrino”

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Al Pacino nasce ad Harlem, New York, nel 1940. Spegne, quest’anno, ben 70 candeline. Un talento unico quello del padrino di Hollywood, consolidatosi negli anni e venuto a galla nel 1972, quando il giovane italo-americano viene scelto, tra tanti, per la parte di Michael Corleone nella saga de Il Padrino di Francis Ford Coppola.

Suo padre Salvatore, agente assicurativo di professione, abbandona la famiglia quando Al Pacino era ancora un ragazzino. Furono anni difficili per la star hollywoodiana, anni in cui Al Pacino si trasferisce con la madre Rose nel South Bronx, a casa dei nonni materni, originari della terra siciliana di Corleone. E’ stato, si piccolo, appassionato di cinema tanto che si divertiva a reiterpretare i film visti sul grande schermo, prende anche parte alle recite scolastiche. Quando Al Pacino cresce decide di diventare attore e, perciò, si iscrive all’High School of Performing Arts che abbandona, però, ancor prima del diploma.

Ha passato momenti difficili Al Pacino nel corso della sua giovinezza, come quando gli trovarono un’arma da fuoco senza matricola e viene arrestato. All’arresto seguì, poi, la morte del padre. Fu un altro dei momenti difficili della vita di Al Pacino; per mantenersi, la star hollywoodiana cominciò a fare ogni tipo di lavoro: il fattorino, l’operaio, il facchino, ma continua a studiare recitazione frequentando le lezioni di Charles Laughton presso l’Herbert Berghof Studio. Dopo alcune apparizioni in produzioni teatrali minori, nel ’66 entra all’Actors Studio e in poco tempo calca con successo i palcoscenici off e on-Broadway, ottenendo anche un Obie e un Tony Award.

Il 1969 è un anno molto importante per Al Pacino: l’incontro col mondo del cinema ma la vera svolta per la sua carriera, e fu da allora che Al Pacino divenne una star di dimensioni cosmiche, avvenne nel 1972 quando Francis Ford Coppola lo scelse, tra tanti attori, per recitare la parte di Michael Corleone: «”Non mi basta che sia un italo americano. Pacino ha negli occhi il mistero che spiega la trasformazione di Michael da eroe di guerra a capomafia spietato», dice Coppola motivando la sua scelta.

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