Senza misteri divini, una nuova Maria sul grande schermo

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Già sfondo bipartisan di quel Gesù ortodosso di Zeffirelli e dell’irriverente Brian di Nazareth dei Monty Python, ora, l’antica fortezza bianca ospita il set italiano di “Io sono con te”, il nuovo film di Guido Chiesa prodotto da Magda Film, Colorado Film e Rai Cinema con un budget di circa 3 milioni di euro. E’ stato girato tutto in Tunisia, in posti facilmente trasformabili in altri luoghi dei tempi più antichi, dei Mille e una notte.

Autore delle pellicole intitolate “Il partigiano Johnny”, “Lavorare con lentezza”, “Le pere di Adamo”, Guido Chiesa motiva la scelta di portare sul grande schermo una verità biblica decisamente trasformata o, per meglio dire, privata di quei misteri divini, che sanno troppo di celestiale: questa volta, la Madonna non ha nulla di celestiale, non è quella creatura scelta, tra tante creature, per essere sottomessa ad un destino che spiegazioni ragionevoli e scientifiche non ha.

Nel film di Guido Chiesa mancheranno le stelle comete, l’annunciazione dell’Arcangelo Gabriele alla vergine Maria: «E’ una storia ben nota ma raccontata in modo diverso», ha spiegato Chiesa che continua dicendo: «Più perplesso all’inizio è Giuseppe, l’uomo che la vuol sposare. La ama, non dubita di lei, ma accettare quella gravidanza “contro natura” non gli è facile. Qualche dubbio gli viene. Senza scomodare gli interventi divini, la scienza ha dimostrato la possibilità effettiva della partenogenesi… Ma il film non vuole entrare in questi meandri. Vuole solo proporre una rilettura della Natività capace di parlare a credenti e non. Di porre al centro di quel misterioso evento non il soprannaturale ma l’umano, profondissimo, legame che si può stabilire tra madre e figlio. Un vincolo primario, determinante. Più quel nodo d’amore e di fiducia è stato forte, più quel bambino diventerà un uomo libero, sicuro e indipendente».

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