L’idea é solo una, quella di andare oltre a quanto é stato reso possibile grazie all’uso del 3D, riuscendo a spingersi davvero oltre: per la prima volta verrà infatti presentato un film in 4D, dove il pubblico potrà entrare a 360° nella storia, percependo anche odori, spruzzi di acqua e surriscaldamento delle poltrone.
Tutto ciò sarà reso possibile (almeno é quello che si vorrebbe realizzare!) grazie a “The Hobbit”, l’atteso prequel della saga del “Signore degli anelli”, diretto da Guillermo Del Toro che si presenta ai media dicendo: “Vi faremo dimenticare ‘Avatar”.
“Quando uscirà ‘The Hobbit’ il 3D sarà già dimenticato, la gente si sarà già stancata. Il ritardo nell’inizio delle riprese del film, fissato per giugno, serve a darmi il tempo necessario per preparare in maniera appropriata la lavorazione con la tecnica 4D”, dice il regista Del Toro.
“Niente di banale, al massimo vi imbatterete in odori tremendi sprigionati dai sedili quando la compagnia dell’anello incontra i vagabondi delle montagne, poltrone che si surriscaldano quando Bilbo entra nella camera di Smaug, ghiaccio secco e spruzzi d’acqua per le scene nella grotta, quando Gollum parla per enigmi all’hobbit. Insomma, ci eccita molto vedere fino a che punto possiamo arrivare con questa idea”.
Con questa tecnica si cerca di combinare gli effetti visivi digitali del 3D e si va a coinvolgere anche lo spettatore a livello di tatto, olfatto e di movimento, in modo da offrire un’immersione sensoriale verso (e oltre) la tridimensionalità.
Alessandra Battistini