Sicuramente la guerra e il sesso stanno dominando come temi durante il Festival di Berlino; è arrivato il turno del film di Koji Wakamatsu,”Caterpillar” dove troviamo le disturbanti sequenze di amplessi tra una donna e suo marito, un uomo reduce dalla guerra che si trova a vivere senza gambe né braccia, muto e parzialmente sfigurato.
E se ieri vi abbiamo parlato del sesso rappresentato da Silvio Soldini in “Cosavogliodipiù”, capirete solo vedendo il film che si tratta di due racconti diversissimi.
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Nel film del giapponese sono rappresentati amplessi acrobatici di un uomo che deve fare i conti con un passato che ha lasciato durissimi segni sul suo corpo. La storia è ambientata nel 1940 durante la seconda guerra Cino-Giapponese e la trama ci porta a vivere il ritorno a casa del tenente Kurokawa, privo proprio di gambe e braccia.
In un primo momento la donna ha paura quando si ritrova davanti al marito, ormai impossibile da riconoscere, ma pian piano si abitua all’idea di accudirlo e di farci anche l’amore.
“Il mio paese è fondamentalmente una società maschilista. Gli uomini hanno usato senza alcuna vergogna violenza alla donne e le hanno considerate solo degli oggetti sessuali o macchine per produrre figli. Una cosa quest’ultima ancora molto sentita tanto da essere stata ribadita ultimamente da un nostro membro del parlamento. In questo film ho voluto descrivere come la violenza delle guerra può cambiare tutto anche i radicati rapporti che ci sono tra uomo e donna”, ha detto Koji Wakamatsu.
Alessandra Battistini