E’ vero che un film come “Avatar” offre ai suoi spettatori un’inedita esperienza cinematografica, resa possibile solo grazie all’uso di una tecnologia incredibile e all’avanguardia. Quali sono queste tecnologie che rendono possibili gli effetti speciali del film?
Prima di tutto la tecnica che cattura le espressioni degli attori e riesce a renderle disponibili per una creatura virtuale, ciò rende possibile dire addio ai trucchi e a tutta quella preparazione che avrebbe portato gli attori a “trasformarsi” in alieni. Per arrivare a ciò si usa un particolare dispositivo che viene fatto indossare agli attori e che prevede una piccola telecamera.
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In più le macchine da presa sfruttano la motion capture, una tecnica che si assomiglia alla performance capture, ma per essere utilizzata richiede strumenti meno sofisticati; non dimentichiamo l’uso di una virtual camera, che ha permesso a Cameron di girare scene all’interno del mondo generato al computer.
Infine, dopo aver sfruttato al meglio il cast e le abilità degli attori, il regista ha potuto far affidamento sulla società neozelandese WETA Digital, colei che ha dato vita a Gollum ne “Il Signore degli anelli”, senza dimenticare “King Kong”. L’abilità di tale azienda è quella trasferire con grande abilità le prestazioni delgi attori nei personaggi creati con la computer graphics.
In questo modo ogni oggetto che vedremo all’interno del film, appartenente al pianeta di Pandora, apparirà del tutto “alieno” ma naturale, grazie all’innovazioni dell’illuminazione, delle ombre e del rendering.
Il costo è stato alto, ma di certo, visto il successo planetario che il film sta ottenendo, di sicuro ne valeva la pena.
E non è ancora finita!
Alessandra Battistini