Ricordando la diva, Silvana Mangano

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silvana-manganoIl 16 dicembre sarà un giorno di ricordi, ricordi che vanno completamente dedicati alla bravissima ed indimenticabile Silvana Mangano, vista la ricorrenza del 20° anniversario dalla sua morte. Per l’occasione sarà presentato in anteprima alla Casa del Cinema di Roma il documentario “Sorriso Amaro” per la regia di Maite Carpio. Lo scopo è quello di tracciare un toccante ritratto di una diva misteriosa e bellissima che è stata abile nel superare l’immagine da icona sexy che tanto la infastidiva.

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Grazie a interviste e video fatti ai famigliari, amici e colleghi del mondo del cinema, viene quindi raccontata la carriera dell’attrice sin dai suoi esordi: le commedie di Alberto Sordi, l’indimenticabile ruolo da lei interpretato in “Morte a Venezia”.
Grandissima attrice Silvana Mangano, ma non troppo fortunata nella sua vita privata: ricorderete il matrimonio con il produttore Dino De Laurentiis, le continue depressioni e la tragica scomparsa dell’amato figlio Federico.
La cosa certa è che il suo talento e le sue magiche interpretazioni sono e sempre saranno vive dentro di noi.

3 COMMENTS

  1. silvana, venisti a noi direttamente dalle divinità del cielo anzi dal grembo stesso della venere, un alito delicato ma possente, una geometria ineffabile imprendibile , sopra di noi e di tutte le perfezioni, nessun genere potè reclutarti, nessuna forza o potere possederti,dolce rotonda femminea deità, e a un tempo forte intenso euclideo turgore, cupa e vitale, ombrosa e luminescente, malinconica divina silente immensa Iside, Ti supplico, Ti prego ritorna.

  2. c’è poco sai da moderare lei era asimmetrica, lontana divisa, adunca ma bellissima: le fanciulle che si tagliano i nasi e gonfiano i labbridovrebbero guardala soltanto ogni sera religiosamente, sarebbe la più efficace delle pratiche estetiche, si inebrierebbero e inturgidirebbero nella penombra di quella divinità etrusca, provateci amiche e compagne vi darebbe luce tanta tanta luce

  3. chiedo scusa e perdono per l’irruenza è l’unica femmina, anzi l’unico essere la cui immensa lunare bellezza mi ha sconvolto

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