Un grande romanzo che ha lasciato un’impronta significativa, unica nel suo genere, nel vasto panorama della letteratura ottocentesca. Quello de I Malavoglia è un capolavoro che non ha tempo, non segue mode, ma solo la logica del buon gusto. Dalla carta alla pellicola, I Malavoglia fanno la loro comparsa sul grande schermo grazie alla regia di Pasquale Scimeca.
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Sono iniziati i primi ciak sul set de I Malavoglia, pellicola tratto dall’omonimo romanzo verghiano. Girato in provincia di Siracusa, nei comuni di Pachino e Portopalo di Capo Passero, il film è stato dichiarato d’interesse culturale nazionale. Le riprese sono cominciate da pochi giorni, precisamente dal 16 Novembre, e vedranno il lavoro di tanti volti nell’arco di sei settimane, terminando il 24 Dicembre.
Non solo regista, Pasquale Scimeca è parte integrante della sceneggiatura, lavoro affidato a Nennella Buonaiuto, Tonino Guerra, su soggetto di Scimeca, liberamente tratto dal romanzo di Giovanni Verga. Le interpretazioni sono realizzate da Antonio Ciurca, Omar Noto e Vincenzo Albanese, già visti in ”Rosso Malpelo” dello stesso regista e dello stesso autore letterario.
E riguardo a questo capolavoro senza rivali, Scimeca dichiara: «Fare un film tratto da uno dei romanzi più belli e importanti della letteratura europea, dal quale Visconti ha già realizzato uno dei capolavori della storia del cinema (‘La terra trema’) è una sfida da far tremare i polsi. Ma il mio approccio è diverso. Non si tratta di rifare il neorealismo ma tentare una lettura verghiana in chiave ‘tragica’, dove leggere la realtà del nostro tempo, soprattutto quella dei ragazzi del Sud, poveri e privati di qualsiasi riferimento ideale, sperduti in questa immensa periferia urbana che sono diventati i nostri territori, compresi i borghi marinari, è un dovere che l’arte e gli intellettuali dovrebbero tornare ad assumersi».