Francis Ford Coppola non ci sta, e secondo il famoso regista il cinema del futuro non sarà mai improntato sul 3D. Per il 70enne americano il 3D è solo uno strumento che ha fini commerciali. Intanto il regista è pronto a ricevere il Gran Premio Torino per la sua casa di produzione, la American Zoetrope, fondata circa 40 anni fa a San Francisco con degli amici colleghi.
Il regista ha anche parlato del suo ultimo film “Segreti di famiglia”, presentato in anteprima proprio al festival torinese diretto da Gianni Amelio.
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Per una scelta prettamente registica la pellicola è stata girata per metà in bianco e nero e Coppola ha sottolineato che questa “è una bellissima forma non solo cinematografica ma ancora prima fotografica”.
Secondo il regista “il cinema è qualcosa che appartiene a tutto il mondo, le innovazioni possono nascere in ogni momento e in qualsiasi Paese, è un essere umano vivo un po’ selvaggio e imprevedibile e ci mette a disposizione tantissimi tesori solo che i pezzi grossi dell’industria cinematografica non amano più tanto il bianco e nero e pongono delle regole su cosa si può fare e cosa no. È triste che il cinema sia di fatto limitato a film d’azione, film con supereroi o un po’ volgari e in base alla logica del profitto le scelte si restringono sempre di più”.
Ma è proprio parlando del futuro e dell’elettronica che Coppola spiega che “è singolare vedere che mia figlia (la regista Sophia Coppola) si rifiuta di usare il digitale. Forse c’è una voglia di non lasciare andare i cento anni del cinema che abbiamo alle spalle, ma io sono di un’altra generazione e tutto questo l’avevo previsto e sono sereno nel dire che il futuro è il digitale”.